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Tag: alimentazione

Un dente devitalizzato può fare male?

I denti devitalizzati a volte possono fare ancora male e spesso i pazienti si chiedono per quale motivo ciò avvenga. In questo articolo capiremo quali sono i motivi per cui un dente devitalizzato fa male e, soprattutto, analizzeremo le possibili soluzioni a questo problema.

Innanzitutto, è importante distinguere due situazioni: quando il dente è appena stato devitalizzato e quando il dente inizia a provocare fastidio tempo dopo.

Immediatamente dopo la devitalizzazione è normale avvertire dolore: questa, di fatto, è l’unica complicanza che può affliggere il dente sottoposto a questa tipologia di trattamento odontoiatrico.

Tuttavia, grazie alle attuali tecniche e al miglioramento delle procedure di anestesia, oggi l’intervento di devitalizzazione è molto meno doloroso di quanto non fosse in passato.

Come eliminare il dolore dopo la devitalizzazione

Se subito dopo l’intervento (o qualche giorno dopo) il dente fa male o crea fastidio, potresti applicare del ghiaccio a fasi alterne (di circa 15-20 minuti). Il freddo, infatti, provoca una vasocostrizione e può quindi aiutare a diminuire dolore o gonfiore originatosi in seguito al trattamento.

Se invece il dolore è piuttosto intenso, assumere antidolorifici o antinfiammatori – come paracetamolo, ibuprofene o ketoprofene – sarà sicuramente d’aiuto. Ricorda però di non abusare di questi farmaci, dato che possono anche avere degli effetti collaterali.

È buona norma al fine di evitare ulteriori problematiche effettuare una corretta ed accurata igiene dentale, sottoponendosi poi anche a sedute di igiene professionale.

Un occhio di riguardo dovrebbe anche riguardare l’alimentazione: sarebbe bene, infatti, non consumare (o farlo in maniera limitata) cibi dolci: questi alimenti costituiscono il nutrimento dei batteri che possono proliferare e provocare danni.

Infine, anche il fumo dovrebbe essere evitato: le sostanze in esso presenti, infatti, svolgono un ruolo notevole nell’irritazione dei tessuti del cavo orale.

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Solitamente, comunque, il dolore dovuto alla devitalizzazione sparisce dopo pochi giorni. Se però questo non accade, le cause possono essere diverse. Cerchiamo di capire quali siano ed eventualmente come risolverle.

Un dente devitalizzato viene volgarmente definito “morto”, in quanto la polpa – che costituisce il tessuto vitale di un elemento dentario – viene completamente rimossa anche a livello delle radici.

E allora perché in alcuni casi il dente devitalizzato fa male?

Devi sapere che i denti hanno dei recettori di pressione che, se stimolati oltre la soglia, provocano una sensazione di dolore.

Il trattamento di un dente che fa male dopo una devitalizzazione dipende dalla causa che lo provoca.

Se la sintomatologia dolorosa dipende da un trattamento non correttamente eseguito, l’odontoiatra potrebbe ritenere opportuno effettuare un ritrattamento. Questo prevede la riapertura del dente, la pulizia di camera pulpare e canali radicolari e la loro corretta otturazione.

Questa metodica è indicata anche nel caso in cui il dolore sia dovuto all’infiltrazione batterica nei tessuti più profondi. I trattamenti antibiotici, che solitamente vengono prescritti in caso di infezione, non sono sufficienti a risolvere il problema. Questi farmaci, infatti, alleviano soltanto la sintomatologia acuta, ma è assolutamente necessario ritrattare il dente per poter debellare completamente l’infezione.

Se invece il dolore è causato da una pressione eccessiva – provocata, per esempio, da un restauro incongruo che rende il dente “troppo alto” dando origine ad un precontatto – una soluzione potrebbe essere “limare” il dente per ridurre questa interferenza.

Alimentazione sana e salute dei denti:

Una corretta salute dentale parte dalla nostra alimentazione. Esiste uno stretto legame tra alimentazione e salute dei denti. Mangiare in modo scorretto può generare carie ed esporre a patologie gengivali di diversa gravità, che possono arrivare fino alla perdita dei denti (come nel caso della piorrea. Non servono molti sacrifici per una bocca in salute, ma solo attenzione e rispetto di alcune regole alimentari e di una buona igiene orale Vediamo insieme quali sono gli alimenti che fanno bene ai nostri denti.

Acqua e latticini

L’acqua si conferma alimento non solo per il corpo, ma anche per la salute dei denti, grazie al contenuto di calcio e fluoro. Deve essere bevuta in abbondanza e a fine pasto, specie se la dieta è stata acida. Anche infusi, tè e tisane, ma rigorosamente senza zucchero e pure al caffè a fine pasto, che non fa male ai denti. Il vino, avendo un alta componente acida, va bevuto entro la seconda portata, privilegiando quello rosso, piuttosto che bianco, che ha un’azione antibatterica per via dei polifenoli. Il latte e i suoi derivati sono una preziosa fonte di calcio, che permette di rinforzare i nostri denti.

Frutta e verdura fresche

Frutta e verdura fresche e al naturale non solo sono alcalinizzanti, ad alto contenuto di vitamine, calcio e fosforo preziosi per i denti, ma contribuiscono anche alla loro pulizia e a massaggiare le gengive. Vanno privilegiati frutti di bosco e uva, ricchi di polifenoli dall’azione antibatterica, banane e pere ma anche frutta secca che apporta fosforo e fluoro, due componenti dello smalto dentale, e di magnesio che invece tranquilizza la trasmissione degli impulsi nevosi e riequilibra il tono muscolare aiutando a risolvere problemi di bruxismo, cioè il digrigno dei denti mentre si dorme.Fra la verdura, i migliori sono broccoli, sedano e carote e i funghi ricchi di polifosfati.

Il peperoncino è un toccasana per la bocca, una punta di polvere di peperoncino rosso, che contiene capsaicina, diluito in mezzo bicchiere di acqua e poi fare tre sciacqui di un minuto ogni giorno per un mese riduce il bruciore in bocca. È un fenomeno fastidioso e frequente nelle donne durante e dopo la menopausa e negli anziani.Il cioccolato, rigorosamente fondente, con oltre il 70% di cacao amaro contiene preziose sostanze antibatteriche che riducono la formazione della placca e della carie.

Altri cibi

Gli altri cibi buoni per i denti. Stanno anch’essi alla base della piramide del sorriso perché contengono calcio e fosfato, che proteggono lo smalto dei denti e nutrono la saliva. Il consiglio è di mangiarli a fine pasto o dopo cibi e bevande acide. Uova ma anche lenticchie, piselli, ovvero alimenti ricchi di proteine, vitamine e sali minerali, alleati di denti e le gengive, che contribuiscono anche a contenere l’acidità del Ph.

Ma dopo un buon pranzo, occorre completare la salute della bocca con una corretta pulizia, lavando cioè i denti per evitare che l’acidità dei cibi masticati, attacchi lo smalto. È bene utilizzare uno spazzolino con dentifricio al fluoro, ma anche l’uso del filo interdentale o dello scovolino sono altrettanto importante.

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