Nel dicembre 2019, in Cina, precisamente nella città di Wuhan (provincia di Hubei) è stata individuata nell’uomo una forma di polmonite atipica sostenuta da un nuovo coronavirus identificato come SARS-CoV-2. I coronavirus sono virus provvisti di capside a singolo filamento di RNA a senso positivo (ssRNA+) di circa 30 kilobasi che codifica per 7 proteine virali. L’agente eziologico della malattia COVID-19 è stato ritrovato in vari distretti delle vie respiratorie superiori e inferiori come faringe, rinofaringe, espettorato e fluido bronchiale. L’RNA virale è stato riscontrato con frequenza variabile anche nelle feci e nel sangue di pazienti COVID-19. Tuttavia, la possibilità di infezione a partire da questi materiali è al momento controversa.
Quali sono i test disponibili nei nostri centri?
Test tampone rapido per la rilevazione qualitativa dell’antigene SARS-CoV-2 in campioni nasofaringei o orofaringei.
Il risultato è valutabile in 15 minuti ed è fornito il kit completo. Certificato CE – Registrazione repertorio dispositivi medici: 1991904.
Un tema ampiamente discusso dalla comunità scientifica e politica riguarda l’utilità dei test sierologici e la necessità di affidarli a specifiche categorie professionali o fasce di popolazione, per una “Fase 2” più controllata e sicura.
Individuare gli anticorpi tramite test sierologici è molto utile a livello epidemiologico, ma non sappiamo la durata della protezione immunologica e non otteniamo un indice di contagiosità.
Se questi anticorpi rimarranno a lungo, cosa che non conosciamo, le persone che hanno già contratto l’infezione potrebbero non dover fare il vaccino, ma anche su questo punto non abbiamo certezze.
Ma non sappiamo nemmeno se con la stagione estiva il virus sparirà, come avvenuto per il SARS-CoV-1 diffusosi in Asia nel 2003 e scomparso nei mesi estivi del 2004.
Il tampone naso faringeo e orofaringeo
Non va però dimenticata la fondamentale importanza del tampone per la diagnosi della malattia: “Per diagnosticare l’infezione attiva l’unico strumento che abbiamo è il tampone naso-faringeo.
La sierologia, infatti, non ci aiuta nella diagnostica, ma nella parte prognostica e a livello epidemiologico, per capire come si è mosso il virus e se rimarrà.
Per una diagnosi corretta vanno realizzati i tamponi, alla comparsa dei sintomi (positivo) e a conclusione della malattia, accertata con un doppio tampone negativo.
Solo dopo ha senso realizzare il test sierologico. Anche perché, non dimentichiamolo, ci sono casi di pazienti positivi al tampone anche dopo 50 giorni dagli esordi della malattia.
I test sono disponibili in tutti i nostri centri a Genova e Varazze.