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Tag: prevenzione

Che cosa sono e a cosa servono i richiami di Igiene Orale ?

  • Che cosa si intende per richiami di igiene orale?

Il richiamo di igiene è una seduta tenuta da un professionista per ogni paziente e la frequenza dei richiami adatta è individuale e soggettiva.

  • Ogni quanto bisognerebbe fare la seduta di igiene orale professionale?

Facciamo chiarezza!

  • Fare troppe sedute d’igiene orale può far male?

Falso. Anzi, falsissimo!

È certamente utile consultare un professionista per ottenere una risposta adeguata alla propria salute.

Quindi qual è la risposta giusta?

Purtroppo, come sempre: DIPENDE.

Non esiste infatti una frequenza standard, ogni paziente è un caso unico.

Le sedute di igiene orale periodiche sono di fondamentale importanza per il mantenimento di una buona salute della bocca e garantiscono risultati positivi grazie alle cure odontoiatriche.

prima e dopo l’ablazione del tartaro

Solitamente la frequenza dei richiami si divide in:

– 1 anno per i pazienti senza malattie gengivali, carie e con una buona igiene orale domiciliare

– 6 mesi per pazienti fumatori, con un livello d’igiene orale non perfetto, con lievi problemi gengivali e di carie, o portatori di apparecchi ortodontici

– 4 mesi per pazienti con problemi parodontali cronici, cariorecettività, malattie sistemiche come il diabete, malattie cardiovascolari, osteoporosi grave, scarsa igiene orale, portatori di impianti, protesi fisse e mobili o apparecchi ortodontici

– 3 mesi per pazienti con gravi problemi parodontali, scarsa o nulla igiene orale quotidiana, malattie sistemiche invalidanti, portatori di protesi e impianti con scarso controllo, pazienti in gravidanza, pazienti oncologici.

Ricorda! Ogni richiamo ha la sua validità e una sua spiegazione, tutto dipende dalla valutazione della patologia trattata, dal rischio che la malattia possa riproporsi e dall’abilità e costanza del paziente di pulire bene i denti a casa.

Quando si parla di salute non si devono fare confronti con standard immaginari, ogni caso è differente.

Una cosa è certa. Chi si prende cura del proprio sorriso con responsabilità e costanza avrà bisogno di meno richiami!

Quando devo portarlo per la prima volta dal dentista?

“Questa è la domanda che mi viene fatta con più frequenza dalle mamme…E PER FORTUNA, AGGIUNGO IO!”

L’età giusta per portare il bambino dal dentista per una prima visita è attorno ai 18/24 mesi di età (periodo in cui saranno erotti i primi denti da LATTE), a meno che il tuo pediatra non ritenga necessaria una visita precedentemente.
Così presto? Si, esattamente, è consigliabile che già dal compimento del secondo anno del tuo bambino tu lo faccia visitare da un dentista pediatrico.

Può sembrare un discorso strano e spesso suscita stupore, ma in un’ottica di prevenzione, prima si comincia e meglio è!
Sicuramente il bimbo non avrà problemi a quell’età, ma il dentista potrà già iniziare a dare i primi consigli utili ai genitori su come prendersi cura della bocca e dei primi dentini.

È importante prendersi cura da subito dei dentini dei bambini!

In seguito il tuo bambino dovrà essere controllato dal dentista pediatrico ogni 6 o 12 mesi in modo tale da monitorare l’igiene orale, la dieta e lo sviluppo dell’intera bocca. Far fare la prima 

visita dal dentista pediatrico precocemente è molto importante per costruire un buon rapporto tra il tuo bambino e il dentista.

Ma veniamo al problema più grosso: secondo una recente statistica oltre il 60% dei bambini sviluppa una carie al terzo anno di età.

Quali sono le cause? Il principale fattore che può causare la carie è la placca batterica; infatti una scorretta igiene orale permette ai batteri di depositarsi attorno al dente attaccando lo smalto dentale. Il 75 % delle carie sui decidui (denti da latte) a 3 anni si forma a causa del non corretto spazzolamento dei denti, della continua assunzione di zuccheri o della cattiva abitudine di mettere le mani in bocca.

Le visite precoci saranno dunque, la base per familiarizzare nel modo migliore con il dentista oltre a darti dei piccoli consigli su come insegnare al tuo bambino a lavarsi i denti attraverso l’aiuto di simpatici pupazzi. 

Molti genitori, erroneamente, pensano che i denti da latte, essendo destinati a cadere, non hanno bisogno di essere puliti……Talvolta assecondano la volontà del bambino di NON lavarsi i denti.
NON SI VA A LETTO SENZA AVERE LAVATO I DENTINI!!!

Ma se è vero che i denti da latte sono provvisori è anche vero che più carie si sviluppano nei denti da latte, maggiore è il rischio che si ripresentino nei denti permanenti.
Questo è già un motivo sufficiente per non trascurarli!
Inoltre come se non bastasse, la carie, anche se su un dente che “tanto deve cadere” NON È INDOLORE e presto o tardi costringerà il genitore a “correre” dal dentista. Prima o poi succede, garantito!

Quindi, qual è il segreto per evitare di ricorrere a trattamenti invasivi per il tuo bambino e costosi per te?

Molto semplice:

COME SEMPRE, LA PREVENZIONE È ALLA BASE DI TUTTO!
Ecco perché offriamo una visita gratuita per TUTTI i bambini.
È importante per noi portare i bambini da subito sulla giusta strada…dentale, prevenendo ogni male!

Gravidanza e salute orale:

di Icardi Elisa

La gravidanza comporta molti cambiamenti fisiologici complessi nell’organismo della donna che possono incidere negativamente sulla sua salute orale. Le modificazioni della dieta e dell’igiene orale, la nausea mattutina, il reflusso esofageo possono provocare la demineralizzazione dei tessuti dentali con erosioni dello smalto e aumento del rischio di carie se non vengono pianificati opportuni interventi preventivi. A causa delle modificazioni ormonali, vascolari e immunologiche associate alla gravidanza, i tessuti gengivali spesso manifestano una risposta infiammatoria esagerata nei confronti dei batteri: durante la gravidanza è frequente l’insorgenza di gengivite e parodontite.


Secondo alcuni studi circa un quarto delle donne in età riproduttiva è affetta da carie dentale. La presenza di carie dentali attive e di flora batterica orale cariogena nella madre aumenta il rischio di insorgenza di carie dentale nel bambino. La carie dentale è un problema comune nell’infanzia, in particolare nei bambini in età prescolare ( cinque volte più diffuso dell’asma). Anche se la carie dentale è una malattia prevenibile, in Italia quasi il 20 per cento dei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni di età ha esperienza della malattia.

“La prevenzione è terapia”

La salute orale della mamma è importantissima. La salute del bambino inizia dalla gravidanza. Fare prevenzione e partire da una condizione di salute è il modo migliore di prendersi cura di sé e del nascituro. La prevenzione è la cosa più importante.

COSA FARE QUINDI?

Se si pensa di intraprendere una gravidanza, è consigliabile fare un controllo con il proprio odontoiatra di riferimento per accertarsi della salute della bocca. Se invece si è già in gravidanza, è ugualmente possibile sottoporsi ad una visita e strutturare insieme al professionista un calendario di controlli.

La prevenzione e il trattamento delle gengiviti, delle parodontiti e delle carie dentali prima, durante e dopo la gravidanza possono migliorare la salute orale della madre e del bambino. Ritardare il trattamento di infiammazioni o problematiche orali può essere causa di diffusione sistemica di batteri patogeni o di progressione dell’infezione con possibile influenza fortemente negativa sul buon andamento della gravidanza.

Il periodo più sicuro per eseguire le procedure terapeutiche e di prevenzione durante la gravidanza è all’inizio del secondo trimestre, dalla 14a alla 20a settimane di gestazione, poiché il rischio di interruzione della gravidanza è inferiore rispetto a quella del primo trimestre e l’organogenesi (la formazione degli organi del bambino) è completata.

QUALI SONO I PROBLEMI CORRELATI ALLA SALUTE DELLA BOCCA?

La presenza di infiammazioni dei tessuti di supporto del dente (gengivite e parodontite) è associata a parto pretermine (prima della 37° settimana) e basso peso alla nascita (meno di 2 kg e mezzo). Inoltre può esserci un rischio maggiore di arresto della crescita e di sviluppo di patologie come diabete, malattie cardiovascolari e pre-eclampsia (grave condizione di ipertensione della donna).

SUGGERIMENTI IN GRAVIDANZA

Ecco alcuni suggerimenti per prevenire l’insorgenza di problemi legati alla salute orale:

– eseguire almeno una visita di controllo con il proprio odontoiatra

 – eseguire almeno una seduta di igiene orale professionale (detartrasi)

 – scegliere insieme al proprio igienista dentale presidi e tecniche di igiene domiciliare personalizzati

COME PRENDERSI CURA DELLA BOCCA DEL BAMBINO

Durante la vita embrionale e fetale il cavo orale è sterile. La madre trasmette i primi batteri al neonato tramite baci ed effusioni: ecco perchè è molto importante avere la massima cura del proprio cavo orale ed è consigliabile evitare comportamenti che coinvolgono scambio di saliva: come ad esempio la condivisione del cucchiaio della pappa o del succhiotto, la pulizia del succhiotto con la propria saliva o lo scambio di saliva durante i giochi.
L’obiettivo primario delle cure orali in età perinatale, per quanto riguarda la trasmissione della carie, è ridurre il numero di batteri cariogeni nella bocca della madre in modo che la colonizzazione da parte di batteri cariogeni del neonato possa essere ritardata il più possibile.
E’ molto importante detergere il cavo orale del bambino fin dalle prime poppate con garza sterile imbevuta in soluzione fisiologica o con guantino apposito o con ditale in silicone sterilizzabile.  Con la comparsa dei dentini il genitore può iniziare ad usare lo spazzolino. A partire dai 6 mesi il Ministero della Salute raccomanda l’uso di dentifricio al fluoro (1000 ppm di fluoro) due volte al giorno.

Il ciuccio o il biberon, se proposti con miele o bevande zuccherine, possono causare la “carie da biberon” .L‘OMS raccomanda di non somministrare zuccheri sotto ai 2 anni di età.

LA FIGURA DELL’IGIENISTA DENTALE

Di Giulia Quartapelle

La figura dell’Igienista Dentale in Italia nasce nel 1976 con un corso di due anni sovvenzionato dalla Regione Molise, corso che non riesce a ottenere alcun riconoscimento giuridico. Nel 1978 l’Università di Bari istituisce la prima Scuola Diretta a Fini Speciali per Igienista Dentale, che dà l’avvio alla ricerca del riconoscimento della professione da parte delle Istituzioni nazionali. Nel 1988 viene istituita ad Ancona la I° Scuola Regionale per Igienisti Dentali. Nel 1989 anche l’Università di Bologna istituisce la Scuola Diretta a Fini Speciali per Igienista Dentale. Con il Decreto Ministeriale del 24 luglio 1996 sono istituiti i Corsi di Diploma Universitario (CDU) dell’area sanitaria, triennali, che sostituiscono le Scuole Dirette a Fini Speciali. Fra questi, il CDU per Igienista Dentale. Con il Decreto interministeriale del 3 novembre 1999 n. 509 (G.U. n. 2 del 4 gennaio 2000) è prevista la trasformazione dei Diplomi universitari triennali dell’area sanitaria in Lauree di primo livello. Nel 2018, con i Decreto Lorenzin, viene istituito l’albo professionale delle professioni sanitarie che fino a quel momento non era previsto.

Ma di cosa si occupa l’igienista dentale?

L’Igienista Dentale è l’operatore sanitario che, in possesso del titolo di studio abilitante alla professione, si occupa della prevenzione delle affezioni oro-dentali su indicazione degli odontoiatri o dei medici chirurghi abilitati alla professione di odontoiatria. Nello specifico, il compito principale di un’Igienista Dentale è quello di occuparsi di prevenzione, ossia di quella branca della medicina che cerca di agire prima che le malattie producano un effetto o un danno permanente.

In che modo l’igienista dentale mette in atto la prevenzione?

L’igienista dentale è al servizio del proprio paziente con empatia e manualità in ambito assistenziale e terapeutico. È un professionista dotato di sensibilità e passione per il contatto con il pubblico: oltre a curare direttamente il cavo orale del paziente, infatti, ha il compito di instaurare con lui un dialogo sereno e comprensivo circa pratiche di salute orale e prevenzione.

Tra i vari compiti che l’igienista dentale svolge all’interno dello studio odontoiatrico ci sono:

  • scaling and root planing o levigatura radicolare – curettage; (pulizia a fondo delle tasche gengivali);
  • rilevazione dei parametri biometrici del parodonto;
  • collaborazione nella compilazione della cartella clinica a fini diagnostici e statistici;
  • istruzione sulle varie metodiche di igiene orale;
  • utilizzo di mezzi diagnostici idonei ad evidenziare la placca batterica (rilevatori di placca vitale);
  • rimozione (meccanica o manuale) di placca batterica e tartaro dalle superfici dentali e implantari;
  • polishing (lucidatura) delle superfici dentali;
  • lucidatura e levigatura restauri conservativi (otturazioni in amalgama e composito);
  • lucidatura e levigatura restauri protesici fissi e mobili;
  • fornire consigli per una corretta alimentazione ai fini della tutela della salute dentale;
  • esecuzione di manovre di profilassi del cavo orale, quali applicazioni topiche di fluoro, agenti rimineralizzanti, sigillature dei solchi, applicazione topica di gel desensibilizzanti;
  • prescrizione di collutori;
  • prescrizione di fluoroprofilassi topica domiciliare;
  • prescrizione di probiotici orali da banco per equilibrare la flora batterica orale;
  • sbiancamento dentale a fini estetici;
  • aiutare il paziente a superare le paure alle cure dentali;
  • fidelizzare il paziente allo studio dentistico con i richiami di igiene regolare;
  • sensibilizzare il paziente all’importanza delle cure medico dentistiche.

Come faccio a sapere se il/la mio/a igienista è abilitato?

Dal 2018, con l’istituzione dell’Ordine che raggruppa diverse professioni sanitarie, è possibile verificare se chi si prende cura della nostra salute orale, ha le competenze ed i titoli necessari per poterlo fare. È sufficiente collegarsi al seguente indirizzo ed effettuare la ricerca inserendo il nome, il cognome e la provincia: https://webiscritti.tsrmweb.it/Public/RicercaIscritti.aspx

Pedodonzia :

La pedodonzia è l’odontoiatria pediatrica e si rivolge ai bambini in età evolutiva, dalla nascita fino all’adolescenza. È importante infatti curare la salute orale fini dai primi anni di vita, per favorire uno sviluppo ottimale dei denti, nella corretta posizione, e prevenire la formazione di carie, che possono interessare anche i denti da latte.
I piccoli pazienti svolgono la visita accompagnati dai genitori in modo da condividere con loro alcune informazioni e indicazioni utili riguardanti ad esempio la corretta alimentazione e l’igiene orale del bambino, l’uso di ciuccio e biberon, la somministrazione del fluoro, ecc.

I trattamenti più svolti sono infatti di natura preventiva e sono:

Fluoroprofilassi:

Prevede l’applicazione professionale di fluoro sui denti che, andando a rafforzare lo smalto e rendendolo più resistente alle sostanze che possono intaccarlo, permette di prevenire la formazione della carie. La fluoroprofilassi è dunque un’importante forma di prevenzione attraverso un minerale che protegge lo smalto dalla placca batterica. Il fluoro previene la formazione di cavità cariose favorendo la remineralizzazione dello smalto.

Sigillatura dei solchi:

Anche in questo caso si tratta di una tecnica di prevenzione della carie che però consiste nel rendere inaccessibili le superfici dentarie all’impianto dei batteri che sono i responsabili dell’insorgere della patologia. Per fare ciò si procede alla chiusura delle irregolarità dello smalto presenti principalmente nella parte superiore dei molari.

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