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Tag: smalto

FLUOROPROFILASSI NEI BAMBINI

La fluoroprofilassi è un trattamento per prevenire la carie dentaria attraverso l’applicazione del fluoro. Il fluoro è un minerale che aiuta lo smalto dei denti a diventare più resistente all’attacco acido della placca batterica. Il fluoro, se assunto una volta che il dente si è formato, lo protegge dalla placca batterica.

Fin dai primi anni del nostro secolo è noto che il fluoro svolge un ruolo importante nell’alimentazione umana e, in particolare, per la salute della bocca e dei denti. Meno noto è il meccanismo di azione del fluoro perché solo negli ultimi 20 anni sono state fatte serie indagini epidemiologiche e scientifiche per scoprirne bene i meccanismi di protezione e/o di danno.

L’azione del fluoro è complessa, ancora non del tutto nota ed è costantemente oggetto di discussioni e revisioni critiche. Rimane però un dato certo e cioè che il fluoro agisce direttamente e indirettamente sulla salute dei denti influenzandone forma, sviluppo e resistenza. In bocca la presenza del fluoro fa sì che i batteri, lì costantemente presenti, riducano la propria attività e presenza.

Il fluoro, inoltre, entra a far parte della struttura chimica dello smalto, rendendolo più resistente all’azione delle sostante cariogene.
Sembra inoltre che la presenza e la disponibilità del fluoro nei fluidi orali (saliva e secrezioni locali) sia determinante ai fini della remineralizzazione dello smalto nella fase iniziale della carie.
Sarebbe cioè un meccanismo costantemente riparativo l’elemento determinante ai fini della riduzione della carie nei soggetti che assumono costantemente fluoro.

Il metodo più efficace per un corretto apporto di fluoro consiste nella somministrazione di pastiglie o gocce a base di fluoro. Le gocce sono più indicate per i più piccoli e possono essere diluite nell’acqua o in altre bevande, escluso il latte.

Il fluoro non è un farmaco, non è necessaria la prescrizione del medico e non ha controindicazioni. Può essere assunto da tutti i bambini anche in corso di malattia. Diventa tossico solo a dosaggi molto elevati (oltre 150 compresse al giorno!)
E’, infine, indispensabile il controllo periodico dall’odontoiatra ogni 4-6 mesi. In questo modo ci assicureremo non solo la pulizia professionale dei denti, ma anche la diagnosi, la profilassi professionale e l’eventuale terapia precoce.
Accanto alle attenzioni che ogni genitore deve avere per la salute dentale del proprio bimbo esistono azioni preventive che possono essere eseguite solo negli studi professionali del dentista e cioè la: profilassi professionale.

Lavarsi i denti fuori casa ….

Spesso, quando ricordiamo ai nostri pazienti l’importanza dell’igiene orale costante durante il giorno, soprattutto dopo i pasti, ci chiedono come lavare denti fuori casa. Perché è facile rispettare le regole quando sei a un passo dal bagno con tutti i tuoi strumenti personali. Ma cosa accade quando devi lavarti i denti al lavoro? O quando sei in viaggio?

Nessun problema, è possibile risolvere ogni situazione nel miglior modo possibile. Oggi i. Nostri presidi domiciliari sono molto poco voluminosi, e quindi facilmente trasportabili, altrimenti esistono diversi kit da viaggio per ligiene orale e prodotti pensati per essere sempre al fianco di chi vuole curare la pulizia dello smalto anche quando non ha a disposizione il proprio spazzolino. Per continuare ad avere una buona igiene orale  e combattere la carie.

Quando conviene lavare i denti?

Anche quando si lavora fuori casa, o per i più piccoli si frequenta la mensa della scuola, le regole non cambiano: dobbiamo lavare i denti dopo ogni pasto. Per questo motivo è molto importante avere con sé tutto il necessario per prendersi cura dell’igiene orale fuori casa.

Come lavarsi i denti in ufficio

La soluzione migliore, in questi casi, è avere uno spazio nel bagno del personale che puoi riservare a spazzolino, dentifricio, lo scovolino e il filo interdentale. Molti uffici mettono a disposizione dei dipendenti un’area riservata: in questo modo non cambia niente rispetto alle tue abitudini casalinghe. Come fare in questi casi? Semplice, acquisti un kit da viaggio, con le caratteristiche consigliate dal tuo dentista.

Curare l’igiene orale in viaggio

Per chi si sposta spesso e ha bisogno di lavarsi i denti in stazioni, aeroporti e stazioni di servizio non c’è nulla di meglio del già citato kit da viaggio. Può capitare, però, di ritrovarsi in hotel e scoprire che nella valigia manca l’occorrente. Come fare? Basta ricordare che spesso le portinerie danno dei set che comprendono spazzolino e dentifricio. Possono bastare per lavare i denti prima di andare a dormire e al risveglio, subito dopo puoi comprare tutto ciò che ti serve in una qualsiasi farmacia.

Gomme da masticare: aiutano?

Situazione d’emergenza: non hai la possibilità di usare tutto il necessario per lavare i denti. Manca tutto? Acquista e mastica gomme allo xilitolo, aiutano a combattere i batteri che causano la carie .

Pedodonzia :

La pedodonzia è l’odontoiatria pediatrica e si rivolge ai bambini in età evolutiva, dalla nascita fino all’adolescenza. È importante infatti curare la salute orale fini dai primi anni di vita, per favorire uno sviluppo ottimale dei denti, nella corretta posizione, e prevenire la formazione di carie, che possono interessare anche i denti da latte.
I piccoli pazienti svolgono la visita accompagnati dai genitori in modo da condividere con loro alcune informazioni e indicazioni utili riguardanti ad esempio la corretta alimentazione e l’igiene orale del bambino, l’uso di ciuccio e biberon, la somministrazione del fluoro, ecc.

I trattamenti più svolti sono infatti di natura preventiva e sono:

Fluoroprofilassi:

Prevede l’applicazione professionale di fluoro sui denti che, andando a rafforzare lo smalto e rendendolo più resistente alle sostanze che possono intaccarlo, permette di prevenire la formazione della carie. La fluoroprofilassi è dunque un’importante forma di prevenzione attraverso un minerale che protegge lo smalto dalla placca batterica. Il fluoro previene la formazione di cavità cariose favorendo la remineralizzazione dello smalto.

Sigillatura dei solchi:

Anche in questo caso si tratta di una tecnica di prevenzione della carie che però consiste nel rendere inaccessibili le superfici dentarie all’impianto dei batteri che sono i responsabili dell’insorgere della patologia. Per fare ciò si procede alla chiusura delle irregolarità dello smalto presenti principalmente nella parte superiore dei molari.

Il Brillantino al dente :

Il brillantino ai denti è un elemento estetico che si applica sullo smalto dei denti, di solito su incisivi centrali e laterali superiori, applicato per dare un tocco in più al sorriso. Si inserisce a destra o a sinistra, in base ai gusti personali, e se l’applicazione viene eseguita da un professionista non comporta alcun rischio per il dente.

Infatti può essere tolto in qualsiasi momento senza danni allo smalto, e può durare per molto tempo.

Oggi avere un bel sorriso è molto semplice. Spesso è sufficiente sottoporsi a sedute di sbiancamento dentale professionale, applicare delle faccette  se si vogliono migliorare difetti estetici dello smalto o di posizione come un piccolo diastema ,mettere un apparecchio invisibile per raddrizzare denti o correggere problemi di malocclusione dentaria.

Un ulteriore vezzo che si concedono in molti per rendere il sorriso ancora più luminoso e magnetico è l’applicazione di un brillantino al dente, uno strass applicato sullo smalto che negli ultimi anni è diventato uno degli accessori dentali più utilizzati in odontoiatria estetica.

Forse non tutti sanno che quella di abbellire il proprio sorriso con piercing dentale è storia vecchia. Già migliaia di anni fa, si faceva largamente uso di decorazioni da applicare sui denti durante rituali religiosi, per affermare il proprio rango sociale, ma anche per scopi esclusivamente funzionali come riscontrato tra gli etruschi e gli egiziani.

4.000 anni fa i giapponesi ricoprivano i loro denti con l’Ohagul, una lacca a base di acetato ferroso e acido tannico, per denotare l’appartenenza a classi nobili, mentre i Maya bucavano i denti e li otturavano con intarsi di giada per una questione puramente estetica.

Come si applica il brillantino sul dente

Il brillantino dentale, generalmente, è un piccolo cristallo , che può avere diverse forme e colori. Esso viene applicato sulla superficie esterna del dente, in genere su uno degli incisivi laterali superiori.

Dopo aver pulito e isolato il dente con una diga di gomma, il brillantino viene incollato sulla superficie del dente con un composito fluido che dopo essere stato fotopolimerizzato garantisce la durata e la stabilità nel tempo dello strass.

Attaccare il brillantino fa male?

Mettere un brillantino sul dente non è doloroso perché l’applicazione del cristallo prevede una procedura adesiva che prevede la mordenzatura dello smalto nella zona di adesione. Tale procedura mini invasiva è la stessa che si esegue quando si montano gli attacchi dentali per un trattamento ortodontico.

Vi consigliamo di rivolgertvi a professionisti che operano in studi dentistici, come un odontoiatra o un igienista dentale.

Oltre ad operare in un ambiente igienicamente idoneo e ad utilizzare strumenti sterilizzati, conoscono alla perfezione l’anatomia del dente e riescono facilmente ad evitare possibili danni alla superficie dello smalto.

FACCETTE DENTALI

Cosa sono ? Le faccette estetiche sono delle sottili lamine in ceramica di minimo spessore che, applicate sui denti naturali, restituiscono bellezza e candore al sorriso. Grazie alle faccette è infatti possibile nascondere i difetti di forma , colore o posizione dei denti. Le faccette possono essere considerate vere e proprie protesi e la loro applicazione è possibile anche in caso di denti non allineati.

Come si mettono? Ogni faccetta dentale è studiata in modo scrupoloso e su misura per il sorriso di ogni paziente. Non esiste infatti una faccetta standard: il dentista studia il volto, le labbra, i denti attuali in modo da progettare il sorriso più adatto al paziente. Nella fase di progettazione dentista e paziente parlano insieme dei difetti che si desiderano correggere e delle aspettative relative al nuovo sorriso. L’odontoiatra spiega le soluzioni disponibili, i risultati raggiungibili grazie alle faccette e il colore più adatto delle stesse. Definita tipologia forma e colore delle faccette si lima la superficie anteriore esterna del dente e si rimuove un leggero strato di smalto (l’operazione non è dolorosa). Successivamente si prendono le impronte per la realizzazione delle protesi definitiva. In questa fase si applicheranno sui denti del paziente delle faccette provvisorie. Quando pronte, le faccette definitive vengono cementate sui denti naturali.

E’ difficile la manutenzione delle faccette? I denti con le faccette devono ricevere le stesse cure dei denti naturali. È infatti raccomandato l’utilizzo di spazzolino, dentifricio e filo interdentale almeno 2 volte al giorno dopo i pasti. Come i denti naturali anche le faccette possono macchiarsi, per questo sarebbe bene evitare alimenti o bevande particolarmente pigmentati (caffè, tè, vino rosso) e cattive abitudini come il fumo. Inoltre, per evitare rotture o fratture delle faccette è consigliato evitare cibi particolarmente duri.

Come faccio a sapere se mi piaceranno? Attraverso la registrazione delle impronte, necessario per elaborare un’attenta analisi della situazione iniziale, viene realizzato un modello in cera o digitale, chiamato mock-up, (mediante alcuni scanner intraorali e software dedicati), che consentirà di ricavare alcune mascherine. L’utilizzo delle mascherine, supportate dalla resina, prefigurerà con un prototipo dimostrativo ciò che mediante le faccette si otterrà in via conclusiva. La Mock-up permette dunque al paziente, attraverso un prototipo dimostrativo, fisico o digitale, di avere una panoramica concreta del manufatto finito.

LA SENSIBILITA’ DENTALE :

Mangiare un gelato, bere una cioccolata calda o una spremuta d’arancia, sono diventati un fastidio per i vostri denti più che un piacere per il palato? Con molta probabilità è perché soffrite di sensibilità dentale, uno dei problemi più diffusi a carico del cavo orale, insieme alla carie, tanto che le stime dicono che almeno metà della popolazione mondiale accusa questo disturbo.

Cosa si intende per sensibilità dentale?

Si definisce sensibilità dentale la sensazione dolorosa che proviamo, a uno o più denti, quando questi entrano in contatto con cibi dolci, caldi, freddi o troppo acidi, se mastichiamo o spazzoliamo i denti in modo energico, oppure quando inspiriamo dalla bocca aria fredda.

Chi è soggetto a questo disturbo?

Fondamentalmente, l’ipersensibilità può interessare qualsiasi paziente a qualsiasi età.

Tuttavia, vi è una maggiore prevalenza nella popolazione d’età compresa tra i 20 e i 40 anni, in particolare di sesso femminile, e nei soggetti affetti da malattia parodontale.

Perché i nostri denti diventano sensibili?

La sensibilità dentale è causata dall’esposizione della dentina.

I nostri denti sono costituiti da diversi strati, di questi il più esterno è lo smalto.

Il compito della smalto è quello di proteggere la dentina sottostante che, a sua volta, serve da scudo per la polpa, ricca di vasi sanguigni e terminazioni nervose e per questo motivo molto sensibile ai cambiamenti di temperatura e alle sollecitazioni meccaniche.lo smalto tuttavia non ricopre le radici e i colletti (zona di passaggio dalla corona alla radice normalmente protetta dal tessuto gengivale).

La dentina presenta migliaia di microscopici canali visibili solo al microscopio, detti tubuli dentinali. Quando la gengiva si ritrae, esponendo la zona del colletto, i tubuli vengono scoperti così che qualsiasi stimolo, che sia termico o chimico, provoca lo spostamento di un fluido simile al plasma all’interno dei tubuli. È proprio questo fluido che, dopo aver mangiato o bevuto cibi caldi o freddi, si muove all’interno dei canali e irrita i nervi del dente, generando dolore. Se osservati al microscopio i tubuli appaiono vuoti e sterili, quando invece si è in presenza della malattia parodontale, vengono colonizzati da parte di un notevole numero di batteri causando anche la necrosi settica del dente.

 Come porre rimedio al disturbo della sensibilità dentale?

Quando si accusa un forte dolore ai denti a causa della sensibilità, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio dentista che, dopo una visita accurata, sarà in grado di stabilire qual è la causa di tale ipersensibilità e consigliarvi il trattamento più corretto per risolvere il vostro problema.

Se vengono escluse patologie come carie, parodontite e gengiviti, a casa possiamo intervenire con l’uso di dentifrici o vernici desensibilizzanti che si possono trovare in farmacia o nei supermercati più forniti. Le accortezze da seguire sono semplici:

– andare regolarmente dal dentista

– praticare una corretta tecnica di spazzolatura, evitando un eccessivo vigore o una frequenza più elevata di quella raccomandata dal dentista; non lavare i denti subito dopo i pasti ma attendere circa 30 minuti, tempo necessario affinché il potere tampone della saliva abbia neutralizzato l’effetto demineralizzante dei cibi acidi

Gli spazzolini morbidi sono banditi, ma utilizzare spazzolini non abrasivi, con setole tagliate in modo tale da non essere aggressive nei confronti della dentina esposta

  • utilizzare un dentifricio specifico a bassa abrasività per i denti sensibili, contenente fluoro
  • usare il filo interdentale per prevenire le malattie parodontali che possono dare origine alla recessione gengivale
  • fare attenzione alla propria dieta, limitando il consumo di alimenti acidi* che possono comportare l’usura dello smalto dei denti quali succhi di frutta, vino, aceto e bibite
  • se si digrignano i denti, chiedere al  dentista se sia il caso di usare un bite notturno

Come interverrà il dentista?

In caso di erosione e/o abrasioni, l’odontoiatra risolverà il problema ricostruendo i colletti; lo smalto perso viene ricostruito con il composito, quel materiale utilizzato nelle otturazioni, ricoprendo così i tubuli dentinali.

COS’È LO SBIANCAMENTO DENTALE PROFESSIONALE?

Ogni giorno presso le nostre  cliniche Dental One si presentano molti pazienti chiedendoci di sbiancargli i denti .
Le domande sono sempre varie e in alcuni casi, anche bizzarre.
Una cosa è certa. In giro c’è ancora molta confusione su cosa sono gli sbiancamenti dentali professionali e a che cosa servono.
Proviamo a rispondere…

Lo sbiancamento dentale è la soluzione ideale per trasformare la tua risata in un’occasione piacevole, per te stesso e per chi ti circonda. Si tratta di una procedura che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli sicuramente più bianchi. Ricordiamoci che i denti per natura si presentano in tonalità che possono variare dal giallo chiaro al grigio al marrone. È chiaro quindi che sottoporsi allo sbiancamento dentale da un professionista sarà profondamente diverso dal fai da te.

COME FUNZIONANO  GLI SBIANCAMENTI DENTALI ?

prodotti per sbiancare i denti funzionano grazie alla liberazione di ossigeno presente al loro interno nel momento in cui vengono posti a contatto con i denti. Queste molecole di ossigeno assorbite dai tessuti duri dentali (smalto e dentina) vanno a disgregare le molecole responsabili dell’alterazione cromatica.

Dentifrici ed altri prodotti sbiancanti, possono rimuovere o mascherare le macchie sulla superficie dei nostri denti, ma nulla possono sui pigmenti all’interno dello smalto. La letteratura scientifica dimostra che l’unico principio efficace nel neutralizzare tali pigmenti è appunto l’ossigeno rilasciato dai trattamenti sbiancanti professionali.

Tuttavia, le procedure di sbiancamento non funzionano se sui denti ci sono macchie di fumo o di caffè, o se c’è accumulo di placca e tartaro: pertanto queste alterazioni devono essere rimosse il giorno stesso della seduta sbiancante.

Lo sbiancamento può essere effettuato in studio dal  dentista dall’ igienista  oppure, come nel caso dello sbiancamento domiciliare, dal paziente stesso durante le ore notturne.

È importante sottolineare che lo sbiancamento dentale agisce soltanto sui denti naturali, mentre non agisce su corone protesiche, otturazioni o altro materiale da restauro presente nel cavo orale.

QUALI SONO I VANTAGGI?

Mostrare un sorriso sano è il modo migliore per presentarsi, e denota una cura di sé e del proprio corpo che non dovrebbe mai mancare. Quali sono i vantaggi?

  • non danneggia lo smalto dentale
  • non danneggia le gengive
  • può essere fatto ogni qual volta lo si desidera
  • risultati visibili fin da subito
  • nessuna sensibilità dentale

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