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Tag: zirconia

Ceramica integrale e restauri estetici:

Negli ultimi anni in odontoiatria ci sono state rivoluzioni incredibili. Tecnologie impensabili fino a qualche anno fa e semplificazioni che hanno migliorato lo standard delle cure di ogni dentista! Ma quella che preferisco è forse anche quella meno diffusa:

L’ABOLIZIONE DEL METALLO!

Sì perché anche se i restauri in oro avevano una precisione probabilmente ineguagliabile e le otturazioni grigie potevano durare anche 30 o 40 anni c’è da dire che non erano affatto lavori estetici.

Il discorso è che alla base dell’utilizzo delle ceramica integrale (cioè senza metallo) e dei compositi (ossia i materiali da otturazione bianchi) c’è una filosofia che ha lentamente rivoluzionato l’odontoiatria a partire dagli studi del 1955 di Buonocore, per arrivare a quelli del 1982 di Nakabayashi: l’odontoiatria adesiva.

Se prima ci si basava solamente sulla ritenzione meccanica per tenere in sede corone e otturazioni metalliche, negli ultimi 30 anni l’adesione chimica alle strutture dentali è diventata sempre più efficiente e questo ha permesso di utilizzare e studiare materiali estetici sempre più belli che possano essere letteralmente incollati alle strutture dentali, aderendovi in maniera che a volte nemmeno l’occhio più allenato riesce a distinguere un dente vero da uno ricostruito.

Il vantaggio più grande dell’approccio adesivo è la possibilità di conservare molto più dente sano, perché non è necessario scavare dei pozzi di ritenzione per incastonare un pezzo di metallo nei denti. Questo vuol dire che ammesso e non concesso che al giorno d’oggi una otturazione bianca duri ancora effettivamente meno di una “piombatura”, il buco che devo fare nel dente per una otturazione bianca è 2-3 volte più piccolo che per una otturazione grigia. Per cui anche se durasse la metà del tempo, dopo 2-3 rifacimenti avrei ancora più dente sano che non ricorrendo a una otturazione grigia fin da subito.

Ma se in passato il dentista poteva essere giustificato dalle incertezze sulla durata dei materiali bianchi, al giorno d’oggi mettere del metallo in bocca è inaccettabile. I dentisti cresciuti col metallo possono mostrare tutte la letteratura scientifica , ma oggi l’odontoiatria prevede restauri parziali adesivi in ceramica integrale o in composito. E quando proprio si deve ricorrere ad altri materiali, come nel caso delle protesi su impianti o per mascherare denti resi scuri da vecchie ricostruzioni, si utilizza lo zirconio (o meglio l’ossido di zirconio, detto zirconia), un materiale bianco che offre comunque colorazioni in tinta coi denti e che garantisce la possibilità di mimetizzare i restauri in maniera eccellente. E se proprio serve inserire dei perni all’interno dei denti, si utilizzano quelli in fibra di vetro o di quarzo, che sono trasparenti o bianchi!

Zirconia dentale

Che materiale è la zirconia? E’ un metallo bianco diffuso in natura come minerale ,si ricava dall’ossido di zirconio o zirconia.

Quanto durano i denti in Zirconia? In media le corone dentali durano dai 5 ai 15 anni. La durata dipende fortemente da quanto il soggetto segue quotidianamente le buone pratiche di igiene orale e dalle abitudini personali legate alla bocca e al masticare.

Come sono i denti in Zirconia? I manufatti protesici in Zirconia sono molto solidi e caratterizzati da una maggiore resistenza ai carichi occlusali ,alla corrosione e sono estremamente biocompatibili. Inoltre, la sua translucenza gli permette di avvicinarsi molto all’aspetto dei denti naturali, conferendo un’estetica impareggiabile.

La zirconia può causare allergie? No, la zirconia non è in grado di causare allergie alla cavità orale

La zirconia può essere utilizzata in implantologia? Certamente, le caratteristiche di durezza, transulcenza, biocompatibilità, resistenza, facilità di pulizia e gli alti risultati estetici sono ideali nella realizzazione di corone o ponti su impianti.

E’ facile pulire le corone o i ponti in Zirconia? Essendo un materiale non poroso è quindi facilitata la detersione , la placca batterica non si accumula e non avvengono assorbimento di sostanze acide, corrosive e tossiche.

Corona singola in metallo -ceramica o corona singola in ceramica integrale : quale scegliere?

Nella pratica odierna sempre più frequentemente si ricorre a corone in ceramica integrale singole, che ormai costituiscono una valida alternativa alle corone in metallo-ceramica. Le motivazioni sono principalmente due: quella estetica e quella economica (dato il continuo aumento dei costi dei metalli preziosi come l’oro).

La prima ceramica integrale introdotta è stata la vetroceramica feldspatica che però aveva il difetto di avere una bassa stabilità meccanica che limitava il suo utilizzo ai soli settori anteriori. Da qui le case produttrici hanno messo a punto diverse alternative con lo scopo di garantire una maggiori proprietà meccaniche pur mantenendo le ottime caratteristiche estetiche. Tra questi materiali si annoverano la leucite, il litio-disilicato o litio-disilicato rinforzato con vetro- ceramica e gli ossidi di ceramica come l’allumina e la zirconia. Ma se si parla di sopravvivenza a lungo termine (3-5 anni) quale di questi materiali si comporta meglio sia nei settori anteriori che in quelli posteriori per quanto riguarda le corone singole?

Fare un ponte nei settori posteriori può risultare molto più semplice da realizzare da un punto di vista estetico che fare una singola corona di un incisivo centrale. Mentre nel primo caso il ponte ha un colore che riguarda più corone, nella corona singola occorre dissimulare il colore della singola porcellana con il colore dei denti naturali vicini cioè che precedono e seguono la corona stessa. E’ quindi una prova di abilità che richiede esperienza e capacità.

In poche parole, il lavoro più bello ed estetico non è quello più “bianco” o più “anatomicamente perfetto” ma quello che è capace di riprendere le piccole imperfezioni dei denti naturali e rendere difficilmente individuabile il dente in porcellana.

IL PONTE DENTALE:

Hai deciso di sostituire alcuni denti mancanti e stai cercando la soluzione più idonea? Vorresti ricorrere all’applicazione di un ponte dentale? Non sai quale è la differenza tra impianto e ponte dentale? Il seguente articolo descrive le caratteristiche del ponte dentale, dei materiali con i quali viene costruito e le differenze con gli impianti…

Cos’è un ponte dentale?

E’ una protesi fissa che serve a sostituire i denti mancanti. E’ composto da tre elementi: 2 pilastri, uno mesiale e uno distale e il ponte dentale stesso.

Il pilastro è la struttura sulla quale poggia il ponte dentale ed è costituito dai due denti vicini a quello mancante o da radici artificiali. Nel primo caso i due denti naturali contigui al dente o ai denti mancanti vengono limati in modo da creare lo spazio per inserire una capsula alla quale verrà fissato il ponte dentale.

Nel secondo caso, viene fissato su degli impianti ovvero su delle radici artificiali inserite nell’osso mascellare o mandibolare e sormontate da corone.

Il ponte più corto è quello che va a sostituire un solo dente mancante appoggiandosi al dente davanti e a quello dietro.

I materiali del ponte dentale 

Il ponte dentale è una buona soluzione per la sostituzione dei denti mancanti, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Può essere realizzato con diversi materiali tra cui la ceramica.

La ceramica è il materiale più indicato per la realizzazione di protesi dentarie perché estremamente biocompatibile, inoltre garantisce un aspetto molto simile a quello di un dente naturale.

Alternative al ponte dentale fisso

Il ponte dentale è un’ottima soluzione per la sostituzione di denti mancanti, ma si può ottenere questo risultato anche ricorrendo agli impianti dentali. Quest’ultimi sono delle radici artificiali che vengono impiantate nell’osso con la funzione di sorreggere una corona in metallo-ceramica o zirconio-ceramica che va a sostituire il dente mancante.

Ricorrendo ad un impianto dentale si evita di dover limare i denti vicini a quello mancante, operazione necessaria invece per il fissaggio del ponte dentale.

Le differenze sono notevoli: nel primo caso si va ad intervenire nell’osso impiantandovi degli elementi esterni, nel secondo si fissa la protesi sui denti esistenti che vanno limati per essere ridotti di volume e per accogliere le capsule.

Sono due soluzioni per la sostituzione dei denti mancanti che devono essere scelte in base alle esigenze del paziente e alle caratteristiche della sua dentizione.

CORONA DENTALE o CAPSULA

Cos’è? E’ una protesi avente lo scopo di proteggere e ricoprire totalmente un dente compromesso o un impianto.

Quali tipologie esistono? Per costruire una corona dentale si possono utilizzare vari materiali, come metallo, ceramiche, zirconia e resina composita.

Quali sono le fasi per mettere una corona? Si devitalizza il dente, laddove ci fosse necessità, prepara la superficie del dente per permettere al tecnico di avere lo spazio per costruirti il nuovo dente, prende l’impronta del dente, posiziona una corona provvisoria sul dente, invia l’impronta al laboratorio che costruirà la corona definitiva. Arrivata la corona definitiva, il dentista la cementa sul tuo dente dopo averla provata ed essersi accertato che soddisfi tutte le esigenze del caso.

Quando è necessario mettere una corona? Quando il dente è molto danneggiato e non può essere ricostruito con materiale composito, se è stato devitalizzato a causa di una carie profonda ,è molto fragile e tende a fratturarsi oppure è interessato da una progressiva distruzione dello smalto dentale. . La corona può essere posizionata anche sopra a un impianto dentale, per ristabilire l’estetica di un sorriso e la sua funzione dopo la perdita di un dente.

Le corone dentali vanno sostituite? In linea di massima se il lavoro di incapsulamento è fatto bene, i materiali utilizzati sono i migliori a disposizione e il paziente si prende cura in modo ottimale della propria igiene orale, la durata di una corona dentale può essere stimata intorno ai 10 anni.

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