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L’acufene può risolverlo l’odontoiatra?

Cosa sono gli acufeni?
L’acufene è la percezione di un rumore, che può essere un un fischio, un ronzio, un fruscio o un sibilo, che si avverte nell’orecchio in un ambiente senza rumori o suoni che provengano dall’esterno.

Studi epidemiologici recenti indicano che ca. 3 milioni di italiani soffrono di acufeni.

L’acufene non è una malattia vera e propria ma piuttosto un sintomo. Per la maggior parte è un fastidio assolutamente sopportabile ma purtroppo per una percentuale di persone questo fischio all’orecchio può compromettere seriamente la qualità della vita. In questi casi le persone possono avere problemi a livello psicologico, essere soggetti a forte stress, depressione, difficoltà nel sonno, ansia e irritabilità.

Quali sono le cause dell’acufene?
Purtroppo possono essere molteplici tra cui:

Patologie dell’orecchio (cerume, otiti, corpi estranei, diminuzione dell’udito con l’età, infezioni auricolari ecc.)
Problemi metabolici
Problemi ormonali
Malattia di Ménière
Stress emotivo e depressione
Esposizione a rumori forti
Assunzione di farmaci ototossici
Contratture muscolari
Problemi cardiovascolari
Danni neurologici (sclerosi multipla per esempio)

Ecco perché può essere difficile scoprirne la causa.

Spesso le persone “comuni” non sanno che una della cause dell’acufene può essere risolta con l’ausilio dell’odontoiatra (gnatologo) e si rivolvono a quest’ultimo solo dopo molti altri tentativi. Infatti problemi dell’articolazione temporo-mandibolare possono provocare acufeni.

Elenchiamo di seguito alcune condizioni che possono generare a livello uditivo il fastidioso acufene.
Malocclusioni dentali e quindi una scorretta chiusura delle arcate dentali della bocca, un cambiamento nei rapporti dentari tra l’arcata superiore e inferiore che determina un assetto posturale errato con conseguenti problemi di contratture dei muscoli del collo e della schiena. Inoltre possono essere presenti, fenomeni artrosici a carico dell’apparato tempo-mandibolare, dentature storte, mancanza di denti o una particolare conformazione delle ossa (mandibola o mascellare superiore).

Ci sono storie di persone che dopo anni di sofferenza hanno risolto il loro problema dall’odontoiatra.

Ma quali sono le terapie in caso di di acufene causato da disturbi temporo-mandibolare?
Dopo aver ascoltato il paziente e fatto una valutazione somatica dell’acufene (tramite l’audiologo) per valutare come cambia l’intensità dell’acufene attraverso manovre come aprire la bocca, masticare, muovere la mandibola ecc. si svolgono i test audiologici e il consulto gnatologico.

Le terapie utilizzate vanno calibrate per ogni caso specifico ma quando la causa è dovuta a problemi temporo-mandibolari possono essere:

l’applicazione di un bite (placca di riposizionamento neuro-mio-funzionale) al fine di far combaciare al meglio le
arcate dentarie (ristabilire un corretto appoggio dei denti) e riallineare la postura.

fisioterapia dell’articolazione temporo-mandibolare
Quest’ultima è efficacie poiché tramite la manipolazione ed esercizi mirati è possibile sboccare l’articolazione (nel caso di un blocco dell’articolazione) o tecniche miofasciali per ridurre contratture e/o dolori a livello muscolare.
La fisioterapia si è rivelata utile per migliorare i disturbi legati all’acufene.
Talvolta vengono utilizzati anche farmaci miorilassanti.

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