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Tag: dental one

Implantologia avanzata di eccellenza!

Se richiedi ad un professionista un lavoro tecnico spesso farai fatica a valutarne la qualità.

Pensa ad un impianto elettrico, idraulico o quant’altro…per te saranno tutti uguali, basta che si accenda la luce o che esca l’acqua dal rubinetto. Eppure sono sicuro che chi si occupa di quei settori è ben in grado di valutare la cosa.

Forse tu ti accorgerai dopo qualche mese o dopo qualche anno che l’impianto elettrico o quello idraulico non sono adeguati perché cominceranno ad uscire le magagne.

Però il lavoro di un giardiniere, di un decoratore o di un’impresa di pulizie sono sicuro che li saprai valutare con più attenzione .

E sai perché? Perché LO SAI BENE come devono apparire il tuo giardino, i tuoi muri o come devono essere puliti la scala del tuo palazzo o il tuo ufficio.

Devono essere esteticamente appaganti, puliti e ordinati. Facilissimo.

Ci saranno poi aspetti che non saprai valutare e che verranno fuori nel tempo, ma grosso modo sei il lavoro è stato fatto male te ne accorgi.

Ora la domanda da un milione di dollari. Sai valutare il lavoro del tuo implantologo? Sai dire se è o non è un lavoro di eccellenza?

Mi dispiace per te ma la risposta giusta è …NO. A meno che tu non abbia avuto una storia difficile con uno o più impianti che ti ha fatto soffermare sull’argomento.

Ed il motivo e questo: non hai mai visto da vicino un impianto fatto in modo ECCELLENTE e uno fatto alla SPERAINDIO!

Giardini ne hai visti a migliaia, muri anche ne hai visti a migliaia e anche locali puliti o sporchi ma riabilitazioni su impianti fatte bene o male no….non ne hai mai viste da vicino.

E allora ecco che oggi voglio insegnarti a capire come deve essere un dente finto ancorato ad un impianto quando il lavoro è fatto in modo eccellente. Poi quello che sta sotto non lo puoi valutare per quello ci vanno anni di studio ma almeno potrai capire se ciò che ti viene fatto rispecchia gli standard mondiali di qualità.

Ma considera una cosa…E’ VERAMENTE DIFFICILE FARE UN LAVORO ESTETICAMENTE ECCELLENTE IN IMPLANTOLOGIA quindi chi ci riesce è molto bravo e preparato e difficilmente fa delle cose inadeguate . Ecco uno dei nostri lavori recenti, siamo certi che farete fatica a riconoscere quale di questi due incisivi è un impianto!!!

PERCHE’ I DENTI DEVITALIZZATI SI ROMPONO SPESSO E COME EVITARLO

I denti devitalizzati sono a rischio di frattura se non vengono protetti adeguatamente!

Perché accade questo?

Innanzitutto ci sono delle ragioni chimiche. 

Senza nervo, il dente risulta “disidratato” e assume una consistenza più “vetrosa” che lo rende più soggetto a incrinature e fratture.

Ma il problema principale è di natura meccanica.

Cerco di spiegartelo con delle immagini.

Quando il dente viene sottoposto a dei carichi di masticazione la natura ha impostato una anatomia adeguata a sostenerli.

Ma se il dente si caria, e spesso questo accade tra un dente e l’altro, per rimuovere la carie si abbatte una delle creste che uniscono la parte esterna del dente a quella interna.

Se la carie arriva al nervo e quindi si deve procedere con la devitalizzazione, il dente deve subire un altro buco profondo in centro alla sua struttura, per permettere al dentista di accedere al nervo da rimuovere. 

A questo punto due terzi del “terrapieno” che univano la parete del dente rivolta verso la guancia a quella interna (verso il palato o la lingua) non ci sono più e se per caso la carie coinvolgeva anche l’altro punto di contatto del dente ecco che le due pareti residue non sono più collegate tra loro nella zona che subisce i carichi di masticazione.

A questo punto l’unica porzione di dente che unisce le due pareti è il pavimento del dente, sotto il livello della gengiva, dove iniziano le radici. 

Le due pareti residue del dente, ora, quando masticano attivamente, scaricano le forze su una superficie molto più lunga e funzionano proprio come delle leve, che potranno creare una frattura nel dente proprio a livello del pavimento situato sotto la gengiva

Risultato? 

Spesso il dente va estratto.

In qualche caso si riesce ancora a recuperarlo ricorrendo a un intervento che si chiama “allungamento di corona clinica” che prevede di abbassare gengiva e osso per poter “acchiappare” ancora un po’ di dente per incapsularlo.

Come evitare questo PROBLEMA DIFFUSISSIMO?

Semplicemente togliendo dalla sollecitazione masticatoria le superfici residue del dente. 

Questo si ottiene abbassando il dente di 2-3 mm e incollando su questo una ricostruzione che prepara il tecnico in laboratorio. Questa tipologia di ricostruzione si chiama intarsio e permette di risparmiare molta sostanza dentale sana rispetto all’altra classica modalità di ricostruzione dei denti devitalizzati che è la classica corona in ceramica o capsula come la conoscono alcuni pazienti.

Corona in ceramica

Una terza soluzione adottabile in alcuni casi è di fare semplicemente una otturazione dove il dentista ricostruisce lui a mano libera, magari aiutato da apposite guide, le cuspidi del dente, soluzione consigliabile solo quando le pareti residue del dente sono ancora abbastanza spesse.

Il messaggio che volevo trasmetterti è che se un dente è devitalizzato le parti residue del dente devono essere tolte dalla masticazione ricoprendole, fatta eccezione per alcuni casi rari in cui la struttura del dente è ancora abbastanza robusta da poter sostenere i carichi di masticazione.

Purtroppo ogni mese vediamo in urgenza persone che si presentano perché hanno sentito un “crack” e hanno male e spesso il dente è ormai da togliere.

Sovente sul dente devitalizzato viene fatta una semplice otturazione per far risparmiare o per fare prima, ma questa scelta rischia di portarti a una spesa maggiore sia in termini biologici, sia a livello economico, perché la soluzione sarà quella di estrarre il dente e mettere un più costoso e meno naturale impianto.

RICOSTRUZIONE ESTETICA IN COMPOSITO:

Presentiamo di seguito un caso di ricostruzione estetica di un incisivo laterale:

La paziente si è presentata presso i nostri studi con un evidente inestetismo dentale, evidenziando la necessità di risolvere il problema.

Non potendo trattare l’elemento protesicamente  si è optato per la ricostruzione in composito. Il lavoro eseguito, di carattere altamente estetico, ha permesso alla nostra paziente di mantenere una corretta e funzionale occlusione, donando al dente un visibile miglioramento estetico.

prima
dopo

Le ricostruzioni estetiche in composito sono indicate, infatti, per: migliorare il colore dei denti (denti gialli, denti scuri, denti macchiati) migliorare le forme dei denti (denti storti, denti fratturati) allineare la posizione dei denti.

Per informazioni e prenotare una visita contattaci :

Genova

Via dei Macelli di Soziglia 17r 16123 Genova

genova@dentalone.it 010.9912857 329.7535205

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La rigenerazione ossea, cos’é e quando farla?

La rigenerazione ossea è una particolare tecnica di ricostruzione che si esegue su pazienti che soffrono di malattie paradontali, che sono stati sottoposti ad interventi di rimozione dentale che hanno ridotto la consistenza dell’osso mandibolare o mascellare o semplicemente hanno perso uno o più denti.

Questa tecnica consente di ripristinare lo spessore, l’altezza e la solidità dell’osso compromesso al fine di poter operare su di esso innesti dentali e altri interventi.

La rigenerazione ossea dentale è una tecnica chirurgica molto all’avanguardia che consiste nell’applicazione di miscele di osso sintetico e osso organico sull’osso da rigenerare, fornendo quindi all’organismo la materia prima necessaria a ripristinare il volume osseo laddove è carente.

L’innesto osseo viene sempre protetto da una membrana, che impedisce alle cellule gengivali di svilupparsi al di sopra dell’innesto. Questo accorgimento è necessario poiché le cellule gengivali si sviluppano molto più velocemente di quelle ossee, e potrebbero ricoprire l’innesto prima che le cellule ossee si siano moltiplicate come desiderato.

Questa tecnica si utilizza generalmente a seguito di carenza di perdite o estrazioni dentali che hanno compromesso la solidità dell’osso mascellare, malattie paradontali, rimozione di cisti e neoplasie, osteoporosi, erosione dell’osso in un paziente che ha portato a lungo una protesi mobile.

Rigenerazione ossea dentale: tipi di innesto

Le tecniche utilizzate per questa pratica sono essenzialmente due:

  • Rigenerazione con membrane riassorbibili

Questa tecnica prevede l’applicazione di un innesto osseo particolato, composto da osso sintetico e osso biologico (proveniente da animali, prelevato dallo stesso paziente o da un donatore), al di sotto di una membrana progettata per essere riassorbita dai tessuti e fissata con un micro pin in platino. Quando la membrana si sarà disciolta il dentista dovrà soltanto rimuovere il pin. Questo tipo di membrana è particolarmente utile negli interventi necessari a ripristinare lo sviluppo orizzontale dell’osso.

  • Rigenerazione con membrane non riassorbibili

Il sistema di applicazione è identico al precedente, ma la membrana non riassorbibile viene utilizzata per ripristinare ossa profondamente danneggiate, che hanno perso principalmente millimetri in altezza o contemporaneamente altezza e spessore. Questo tipo di membrana permette di risolvere anche problemi molto gravi: è realizzata in politetrafluoroetilene espanso con un’anima in titanio ed è fissata con pin o microviti in titanio.

Decorso post-intervento e benefici

Dopo l’intervento è strettamente necessario che il paziente eviti alcool, fumo e caffè per almeno 3 giorni, al fine di non compromettere la corretta cicatrizzazione dei tessuti.

Successivamente si deve disinfettare la ferita con collutorio antibatterico evitando di sfregare la zona con uno spazzolino. Si può utilizzare uno spazzolino a setole morbide sulla zona circostante la ferita solo alcuni giorni dopo l’intervento.

La rimozione dei pin ed eventualmente della membrana avviene 9 mesi dopo la loro applicazione e, successivamente, si può procedere a effettuare tutti gli interventi di chirurgia odontoiatrica necessari al paziente, come l’inserimento di impianti fissi.

Il principale vantaggio della rigenerazione ossea consiste nella possibilità di ripristinare completamente la funzionalità dentale preservando la fisionomia del paziente. Si tratta inoltre di un’operazione praticamente indolore poiché viene solitamente effettuata con un paziente in anestesia vigile.

DENTI FISSI IN UN SOLO GIORNO? ORA È POSSIBILE!

Grazie alla moderna Implantologia puoi avere una dentatura completa e funzionale in meno di 24 ore!

L’implantologia è una tecnica odontoiatrica che permette di sostituire i denti mancanti con radici artificiali inserite nell’osso (impianti), ricostruendone l’aspetto naturale.
Gli impianti dentali possono essere utilizzati per sostituire denti singoli, gruppi di denti oppure l’intera arcata dentale senza bisogno di sostegno da parte dei denti vicini, con il vantaggio di riacquistare in breve tempo una dentatura fissa, esteticamente gradevole e perfettamente funzionante.
Gli impianti dentali sono costituiti da Titanio, un metallo bioinerte che a contatto con l’osso non provoca reazioni di “rigetto”.
Dove sussistano le condizioni,Dental One,si avvale della tecnica “a carico immediato”, che permette di posizionare gli impianti e fissare i denti entro 24 ore, garantendo così l’immediata riabilitazione della dentatura.

LA TECNICA TRANSMUCOSA.

Con la Tecnica Transmucosa ottieni il tuo impianto:

  • Senza bisturi.
  • Senza punti di sutura.
  • Senza ematomi o gonfiore.

SOSTITUISCI UN SINGOLO DENTE OPPURE TUTTI I DENTI CON LA MINIMA INVASIVITÀ E CON TEMPI DI RECUPERO RAPIDISSIMI!

La nuova tecnica Implantologica ALL on Four (All on 4) potrebbe fare al caso vostro nel caso in cui abbiate già una dentiera oppure uno scheletrato e dovete estrarre gli ultimi denti rimasti.

  • Questa soluzione è ideale se desiderate avere denti fissi in modo rapido, semplice e senza dolorosi interventi di innesto osseo.
  • Questa tecnica può essere applicata anche chi è edentulo (privo di denti) già da molto tempo.
  • Questo intervento è effettuato dopo lo studio di panoramica e TAC delle arcate dentarie del paziente .
  • Se ci sono determinate condizioni l’intervento può essere eseguito con la tecnica transmucosa (a discrezione del medico)

Un altro grande vantaggio che ne deriva dal metodo All on 4  è il carico immediato, sugli impianti inseriti vengono fissati i vostri nuovi denti fissi nell’arco della stessa seduta o al massimo in una seconda seduto a distanza di pochi giorni.

Grazie al carico immediato se ci sono determinate condizioni non è più necessario aspettare mesi prima di masticare sui nuovi denti!

Per maggiori informazioni non esitate a contattarci in una delle nostre 3 sedi :

Genova

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Perchè scegliere uno sbiancamento dentale sotto la supervisione del professionista dentale?

Lo sbiancamento dentale eseguito sotto il controllo del professionista è garanzia di sicurezza e di possibilità di ottenere i migliori risultati possibili. Lo sbiancamento deve infatti essere eseguito solo dopo un’attenta anamnesi del paziente grazie alla quale verrà identificato il trattamento più adeguato alle sue esigenze e deve essere preceduto da una pulizia professionale dato che la placca inibisce o riduce l’effetto degli agenti sbiancanti. Infine il professionista dentale supervisiona l’intero processo, controllando i progressi e trattando eventuali effetti collaterali quali la sensibilità.

Scopri come avere il sorriso che hai sempre sognato!

  • Il gel sbiancante Opalescence contiene la Formula PF con Nitrato di Potassio e Fluoro.
  • E’ formulato per prevenire la disidratazione dei denti e la recidiva (il ritorno al colore iniziale del dente)
  • Opalescence Go, è un sistema di sbiancamento domiciliare con mascherina universale a base di Perossido di Idrogeno al 6%, al gusto menta e anguria
  • Opalescence PF, è un sistema di sbiancamento domiciliare con mascherina personalizzata disponibile al 10% e al 16% di Perossido di Carbammide, al gusto menta, anguria e insapore
  • E’ utilizzabile, a seconda delle concentrazioni, di giorno o di notte
  • E’ un gel viscoso per non fuoriuscire dalla mascherina

Contattaci per prendere un appuntamento con una delle nostre Igieniste dentali che saprà quale prodotto utilizzare in base alle tue esigenze !

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La nostra Ortodonzista

SARA DRAGO

Laureata a pieni voti con dignità di stampa in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli studi di Genova.

Nel 2016 ha conseguito il Master di II livello in Ortodonzia presso l’Università Federico II di Napoli, nel 2017 ha completato il Corso di Perfezionamento di Soluzioni Cliniche Avanzate nelle Nuove Tecnologie in Ortognatodonzia presso L’Università degli Studi di Genova.

E’ socia SIDO ( Società italiana di Ortodonzia ) e SIBOS ( Società Biomeccanica e Ortodonzia Segmentata ).

Ha preso parte in qualità di relatrice a diverse giornate di aggiornamento e collabora peer reviewer con accreditate riviste del settore .

E’ co-autrice di oltre 20 articoli pubblicati su riviste specialistiche nazionali ed internazionali , ed è co-vincitrice del miglior poster Società Italiana di Ortodonzia nel 2021.

Svolge attività di libera professionista dedicandosi alla pratica esclusiva dell’Ortodonzia .

La cura e la prevenzione dei denti a Carnevale

Arriva quel periodo dell’anno dove si mangiano frittelle, chiacchiere e tani altri dolci ricchi di zuccheri: nocivi per la nostra salute orale. Ovviamente non dobbiamo rinunciare a tutto ciò. Tuttavia occorre prendersi cura della propria salute orale seguendo delle semplici regole.

Mangiare cibi zuccherati solo durante i pasti

Mentre si pranza o si cena, la saliva prodotta in bocca neutralizza la produzione degli acidi batterici.

Non stuzzicare tra i pasti

Oppure, se si fanno degli spuntini con cibi zuccherati tra un pasto e l’altro, bisogna lavarsi i denti il prima possibile per prevenire una carie. In mancanza di uno spazzolino da denti, sarebbe consigliabile masticare una gomma senza zucchero per aumentare la quantità di saliva in bocca ed eliminare gli acidi che si potrebbero formare all’interno della cavità orale.

Assicurarsi di lavare i denti almeno due volte al giorno

per prevenire carie e la formazione di placca e tartaro. L’ideale sarebbe lavare i denti dopo ogni pasto. Inoltre, bisogna ricordarsi di usare il filo interdentale almeno una volta al giorno per mantenere denti e gengive sani e forti. Oltre allo spazzolamento quotidiano e al filo interdentale, un collutorio antimicrobico aiuta a ridurre i batteri e a prevenire le carie.

Bere molta acqua.

L’acqua contiene fluoro e calcio che aiutano a proteggere i denti rafforzando lo smalto. L’acqua inoltre aiuta ad idratare la bocca evitando infezioni e rallentare la formazione di tartaro.

Quindi a Carnevale, qualche dolcetto si può mangiare, ma non bisogna dimenticare la pulizia costante e quotidiana dei denti. Praticare un’accurata igiene orale aiuta a mantenere una bocca sana.

Assicurati di visitare regolarmente il tuo dentista anche durante le vacanze.

Se hai ulteriori dubbi o domande non esitare a contattarci!

Dental One Soziglia 010/9912857

Dental One Donghi 010/508017

Dental One Varazze 019/7702017

Perchè si forma il tartaro?

Come avviene la formazione del tartaro? Quando non viene effettuata una corretta e frequente igiene orale, i batteri presenti nella bocca, insieme ad altre sostanze presenti nei cibi come zuccheri, carboidrati e proteine, formano la placca batterica, una sottile pellicola che ricopre i denti all’altezza della gengiva.

Ne garantisce la rimozione completa l’intervento del dentista o dell’igienista dentale con strumenti appositamente manovrati, in un processo chiamato detartrasi o ablazione tartaro. 

Il tartaro ha un colorito giallognolo, ma raramente può subire variazioni di colore dal bianco al grigio scuro. Ciò dipende dalle sostanze con le quali viene a contatto. Ad esempio il fumo di sigaretta tende a scurirlo.

Ci sono due tipologie di tartaro:

  • Il tartaro che si trova sulla parte esterna dei denti: si forma in breve tempo, presentandosi sotto forma di piccole incrostazioni bianche o giallognole sul dente.
  • Il tartaro che si trova sotto la gengiva, all’interno delle tasche parodontali, è di colore rossiccio per via di piccole emorragie gengivali.

Quest’ultimo tipo di deposito di tartaro non è visibile nell’immediato, ma è molto pericoloso perché spesso è l’origine di malattie come la parodontite . Questi depositi di batteri, infatti, possono essere tossici per i tessuti molli.

Il tartaro sottogengivale spesso provoca alitosi.

Il formarsi di carie inoltre, è legato alla presenza di tartaro e batteri in bocca.

COME SI FORMA IL TARTARO NEI DENTI?

Dopo i pasti i residui di cibo che rimangono in bocca sono attaccati da alcuni batteri che formano sulla superficie dei denti una patina incolore, detta anche placca batterica . Placca e tartaro sono strettamente correlati: se la prima non viene rimossa attraverso la classica igiene orale domiciliare entro 12-18 ore, si calcifica iniziando a produrre depositi di tartaro.

La placca si associa a sali calcarei e fosfati presenti nella saliva e forma una concrezione dura e molto adesiva. Proprio per questo i depositi si trovano più spesso vicino alle ghiandole salivari.

Per reagire all’attacco batterico, la gengiva si gonfia e si allontana sempre più dal dente. Il solco gengivale aumenta fino a formare una tasca in cui penetrano più di 400 tipi diversi di batteri che possono esserci nel cavo orale.

Questi microrganismi patogeni possono vivere anche in assenza di ossigeno, quindi riescono a proliferare nella tasca paradontale causando seri danni alle strutture di sostegno del dente.

I sintomi iniziali sono una maggiore mobilità dentale, sanguinamento gengivale e dolore diffuso, fino alla definitiva caduta del dente.

In alcuni casi l’infezione può migrare nel circolo sanguigno e coinvolgere anche altri tessuti o organi.

Prima di arrivare a questa situazione , vi consigliamo di fare delle sedute di igiene dentale minimo due volte all’anno.

Noi di Dental One abbiamo fissato con i nostri pazienti un protocollo di richiamo e alla scadenza del tempo stabilito dall’igienista effettuiamo il richiamo , cosi da essere il più possibile regolari nell’ igiene orale .

Per info contattateci allo 010/9912857

Quali sono gli strumenti principali del dentista?

Gli strumenti del dentista che normalmente trovano spazio in uno studio o in un ambulatorio sono i seguenti:
• Trapani – a loro volta si possono distinguere in elettrici o a turbina. I primi sono azionati da motori miniaturizzati su cui sono installati dei terminali di varia forma e angolazione. La loro velocità non è altissima, raggiunge circa 40mila giri al minuto, con l’eccezione di particolari supporti “moltiplicatori”, che permettono di aumentarne la potenza fino a 200mila giri al minuto. Il vantaggio dei trapani a motore elettrico è la loro maggiore sensibilità di utilizzo negli interventi chirurgici più delicati, oltre che la probabilità nettamente più bassa di trasmettere potenziali infezioni da paziente a paziente. I secondi, vale a dire i trapani a turbina, sfruttano l’azione dell’aria compressa, sono meno maneggevoli e sensibili ma molto più potenti, raggiungendo fino a 500mila giri al minuto. Con questa velocità si possono effettuare tagli e preparazioni direttamente sullo smalto, con largo uso nell’implantologia.
• Riunito odontoiatrico – vero e proprio cuore dello studio odontoiatrico che costituisce il fulcro di tutta l’attività. Si tratta di una postazione poli-funzionale che combina più elementi come la poltrona (con schienala reclinabile e regolabile), lo schermo (display che consente di visionare l’interno della bocca con ausilio di videocamere intra-orale), la lampada (per illuminare il capo operatorio), la sputacchiera, la faretra, la pedaliera dei comandi, l’aspira saliva, il porta-bicchiere e il portatray (braccio meccanico di supporto a cui sono agganciati vassoi, materiali e utensili vari).

dentista strumenti riunito
• Faretra – unità su cui sono montati i vari strumenti del dentista (manipoli, turbina, siringa con getto d’aria o acqua). L’unità è gestita dall’operatore tramite una pulsantiera nella parte alta e una pedaliera nella parte bassa.
• Lampada fotopolimerizzatrice – non ha mera funzione illuminante ma consente di attivare il principio attivo contenuto nelle resine utilizzate nelle otturazioni e nelle ricostruzioni dentali. L’effetto è un indurimento rapido delle catene polimeriche e quindi del materiale. Questo tipo di lampada trova anche utilizzo diagnostico, aiutando a rilevare le carie su canini e incisivi, attraverso il procedimento della transilluminazione. In pratica la zona colpita da infezione, una volta esposta alla particolare frequenza luminosa, apparirà di colore diverso rispetto al resto del dente.
• Unità radiografica – le apparecchiature di ultima generazione hanno permesso di dire addio alle tradizionali pellicole radiografiche, ora l’intero meccanismo sfrutta la tecnologia digitale, con minore esposizione dei pazienti alle radiazioni ionizzanti e senza la necessità che il personale addetto maneggi sostanze chimiche. Anche sotto il profilo del rendering, i software tridimensionali hanno reso più efficiente la manipolazione del concept grafico, con maggior comodità di archiviazione e fruizione delle immagini raccolte. Strumenti innovativi (occhiali, caschetto), danno la possibilità di ingrandire il campo di lavoro da 2X fino a 40X (stile microscopio).
• Laser – effetto antibatterico, coagulante, sbiancante, modellante in odontoiatria restaurativa e conservativa, rilevazione delle carie.
• Autoclave – prezioso e insostituibile elemento per la sterilizzazione e decontaminazione degli strumenti del dentista.
• Utensili e strumenti – spatole, sonde dentali, frese, pinze, specchietti, scavini.
• Strumenti monouso e presidi protettivi per l’operatore e l’assistente – bicchieri di plastica, aghi, aspira-saliva, guanti, mascherina, occhiali.
• Lampade sbiancanti – apparecchiature impiegate principalmente in odontoiatria estetica, utilizzate per attivare il processo di ossidazione nelle sostanze schiarenti dello smalto (perossido di idrogeno o perossido di carbamide). La loro funzione è quella di accelerare l’azione chimica delle paste e dei gel applicati sulla superficie dentale, previa accurata detartrasi e rimozione della placca.

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